domenica 30 novembre 2008


“Un silenzio minaccioso incombeva sul paesaggio, privo di qualsiasi segno di vita o di movimento, e desolato e freddo al punto da non poter ispirare che un sentimento: quello della più triste malinconia. E nello stesso tempo pareva che da quel paesaggio trapelasse una specie di riso […], un riso agghiacciante ben più della brina e che rammentava l’incombere minaccioso dell’ineluttabile. Era la saggezza potente e impenetrabile dell’eternità che irrideva alla vita, alla sua futilità e agli sforzi degli uomini. Era il Wild, il Selvaggio Wild delle spietatamente gelide terre del Nord… “


Jack London

domenica 16 novembre 2008

Compito 1: wikipedia

Wikipedia... anche se c'è un po' di indecisione sulla corretta pronuncia: uichipedia (come dico io),
uichipidia, vichipedia, vichipidia e infine il meglio uaichipidia!!!... da un po' di tempo è diventata la migliore amica degli studenti, dato che contiene quasi tutto lo scibile è indispensabile per ogni tipo di ricerca e/o approfondimento. La cosa più rivoluzionaria è il fatto che è sempre aggiornata e aggiornabile da tutti rendendosi così uno stumento dinamico e "democratico". Su wikipedia si trova veramente di tutto, per esempio ora stavo cercando il significato del suffisso -pedia e mi sono ritrovata sulla voce "wikipedia" dove, oltre a una dettagliatissima descrizione della sua strutturazione e del suo funzionemento (e non solo...), si trova anche l'elenco delle varie pronunce: http://it.wikipedia.org/wiki/Wikipedia#Pronuncia_di_Wikipedia.

Compito 3: il pdf

Tra gli usi possibili e incredibilmente vantaggiosi del formato pdf c'è la possibilità di inviare per posta elettronica documenti importanti (fatture di fornitori, moduli, preventivi...) dato che si tratta di formati di sola lettura e quindi non modificabili. Allo stesso modo si possono inviare inviti, programmi, locandine di eventi agli iscritti di una mailing list. Il pdf inoltre può servire per lo scambio di copie di vari documenti come, ad esempio, articoli di riviste o capitoli di libri fra biblioteche.

domenica 26 ottobre 2008

Marrakech




Un anno fa, come autoricompensa di quella fatica che è stato l'esame di maturità, mi sono regalata (accumulando i soldi necessari un po' per giorno) un viaggio alla scoperta di Marrakech, città mistica e altamente ipnotica, un crogiolo di contraddizioni della quale chiunque è così fortunato da poterne ammirare le bellezze ne rimane irremediabilmente innamorato... Questo viaggio è stato il più possibile "on the road", nel senso che abbiamo cercato, non solo di osservare, ma di vivere in prima persona la vita magrebina. Per questo è fondamentale non soggiornare in alberghi per occidentali o peggio ancora in quei villaggi falsi e plastificati, ma in rihad (simili a pensioni a conduzione famigliare) rigorosamente low cost; allo stesso modo è stato importante non vedere solo i luoghi consigliati dalle guide (che sono comunque imperdibili) ma concedersi il lusso di perdersi per la medina (la parte più vecchia della città) e fare delle escursioni nei dintorni...ma sopra ogni cosa fermarsi a parlare con la gente del luogo. La maggior parte degli abitanti di Marrakech sono molto solari e socievoli, noi abbiamo avuto il piacere di conoscere molta gente, ma abbiamo stretto amicizia in particolare con due ragazzi che gestiscono un piccolo negozio molto caratteristico e che fin dalla prima volta si sono mostrati molto ospitali e simpatici;nel giro di un paio di giorni era diventata poi un'abitudine prendere il celeberrimo té alla menta (che i marocchini chiamano scherzosamente "il whisky marocchino") con loro e parlare a lungo delle somiglianze e differenze delle nostre culture... quei pochi giorni che ho potuto passare immersa nella magia, nei profumi, nei colori e nei suoni di una cultura così diversa dalla nostra ma così mediterraneamente vicina a noi mi ha arricchito in modo indescrivibile e mi ha insegnato come sia importante conoscere tutte le realtà di cui è fatto il mondo in cui viviamo in prima persona, in maniera vera, magari passando un po' di tempo a parlare e a sorseggiare tè con persone che troppo spesso la società, i politici, i media non so, vogliono farci vivere come un pericolo...

lunedì 20 ottobre 2008

Perché Bron-Yr-Aur...


Bron-Yr-Aur...è il nome del magico paesino del nord Galles (regione della Snowdonia) dove sono nate alcune delle più belle canzoni dei Led Zeppelin ovvero il più grande e geniale gruppo hard rock della storia...questo luogo simboleggiò, per Plant e Page in particolare, il luogo del contatto e della simbiosi con la Natura; Jimmy Page, per esempio, commentando la cover del quarto album dei Led Zeppelin (senza titolo ma spesso indicato come Four Symbols o Zo-So)
ha detto "Il vecchio raffigurato in copertina è un uomo in armonia con la Natura. Lui porta delle fascine di legna, prendendo dalla Natura ciò che poi restituisce. Il suo è un ciclo naturale...ma la capanna dove abitava non c'è più e oggi lui è costretto in orrendi ghetti ai margini della città, luoghi orribili..."
Ecco da dove viene il nome del mio blog... riassume la mia grande passione per i Led Zep,e più in generale per la musica anni '60-'70 rock e blues, ma anche l'amore per la Natura e tutti i doni che ogni giorno ci offre...